lunedì 27 gennaio 2014

Vene periferiche difficili, si accendano le luci!


L’Accesso venoso periferico rappresenta una delle procedure più frequentemente eseguite nei nostri nosocomi. Oltre il 90% dei pazienti ospedalizzati necessitano di una linea venosa per la somministrazione di farmaci, e più di miliardo di venipunture ogni anno vengono eseguite per ottenere campioni di ematici.
Molte volte, per via delle condizioni cliniche del paziente, come per esempio, nei neonati e bambini, pazienti severamente obesi, tossicodipendenti e pazienti in trattamento CHT, può rappresentare una vera sfida, richiedere tempo ed essere fonte di frustrazione per il paziente e per i professionisti.
Se è vero che gli ultrasuoni sono indispensabili nella individuazione, puntura e incannulamento delle vene profonde, soltanto in tempi recenti è stata individuata la possibilità di valutare e incannulare le vene superficiali utilizzando una tecnologia non basata sugli ultrasuoni bensì sui raggi infrarossi (ovvero: dello spettro del 'quasi infrarosso', o near-infra-red, da cui l'acronimo NIR).
Il primo dispositivo che utilizzò questa tecnologia per la visualizzazione delle vene superficiali, Vein Viewer, è stato sviluppato nel 2006. Già in precedenza erano presenti alcuni dispositivi che utilizzano i Raggi Infrarossi della luce, ad esempio Veinlite e Venoscope, ma erano assolutamente diverso da  VeinViewer in quanto erano basate su transilluminazione e non sulla tecnologia NIR, che comporta un assorbimento selettivo  di una specifica lunghezza d'onda dei raggi NIR dall'Emoglobina desaturata presente nel sistema venoso. Infatti, il VeinViewer consente la visualizzazione delle vene superficiali (< 7mm di profondità) e quindi la loro puntura e/o incannulazione: (da 0 a 8 mm sotto la superficie della pelle). Il primo articolo pubblicato dell’uso clinico di VeinViewer è stato nel 2006  come prototipo utilizzato per identificare le vene varicose, che erano invisibili all'occhio, ma troppo superficiale da visualizzare con l'ecografia.
I sistemi basati sulla tecnologia NIR si svilupperanno sempre di più, migliorando in termini di facilità  d’uso, accuratezza e costo-efficacia. Tra i sistemi attualmente in commercio, i più promettenti sono  quelli a visione diretta (Veinsite) piuttosto che a visione indiretta (VeinViewer, AccuVein).

Domande:
  • La formazione? Non è chiaro come gli operatori dovrebbero essere addestrati nell'uso di questa nuova tecnologia. La maggior parte degli studi non riportano quante procedure gli operatori devono effettuare prima di essere considerati esperti con questo nuovo metodo.
  • Il costo-efficacia. In altre parole, questa tecnologia è a prezzi accessibili in questo periodo di crisi finanziaria internazionale?
  • Infine, non è ancora chiaro se i dispositivi NIR possono essere efficaci non solo per la visualizzazione venosa ma anche per l'incannulazione, e più specificamente, poiché la tecnologia NIR non fornisce una reale profondità, si può verificare facilmente la puntura accidentale della parete posteriore della vena con conseguente stravaso. 

Una breve trattazione delle diverse opzioni collegate con la tecnologia NIR - e dei loro vantaggi e limiti - è presente in una presentazione originale scaricabile dal questo sito, nonché in un recente editoriale comparso sul British Journal of Anesthesia, che tratta in particolare delle evidenze scientifiche finora disponibili in letteratura.

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