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Immagine tratta da: www.isfai.it |
L'arresto cardiaco (AC) è la cessazione dell’attività meccanica del cuore confermata dall'assenza di segni di circolazione. Rappresenta una delle principali cause di morte in Europa, che colpisce circa 700.000 persone all'anno, mentre circa 400.000-460.000 persone negli Stati Uniti ogni anno.
L'esito della rianimazione cardiopolmonare è dipeso da interventi tempestivi come la defibrillazione precoce, efficaci compressioni toraciche e la ventilazione assistita. Tuttavia, nonostante i notevoli sforzi per migliorare l'esito dell’arresto cardiocircolatorio, la sopravvivenza è scarsa.
Se i risultati sono da migliorare, il monitoraggio continuo nel periodo peri-arresto è essenziale, non solo per identificare e prevenire AC ma anche per la pianificazione del trattamento e garantire interventi immediati durante e dopo la RCP.
Per determinare se i tentativi di soccorso stanno avendo successo e per monitorare i progressi di un paziente, è richiesta la presenza di adeguati dispositivi di monitoraggio di tipo invasivo o non.
L'elettrocardiogramma (ECG) rappresenta uno dei strumenti di motorizzazione indispensabile. Inoltre, l'osservazione del diametro pupillare, il monitoraggio della temperatura corporea, della pressione sanguigna sistolica e diastolica (BP), il valore di CO2 di fine espirazione (End-Tidal CO2, ETCO2) sono in grado di offrire informazioni utili riguardo lo stato clinico del paziente.
Nuovi metodi di monitoraggio e diversi parametri fisiologici vengono continuamente esplorati e valutati, come Bispectral index (BIS), l’Ecografia (US), e la pressione di perfusione coronarica (EEG).
Per determinare se i tentativi di soccorso stanno avendo successo e per monitorare i progressi di un paziente, è richiesta la presenza di adeguati dispositivi di monitoraggio di tipo invasivo o non.
L'elettrocardiogramma (ECG) rappresenta uno dei strumenti di motorizzazione indispensabile. Inoltre, l'osservazione del diametro pupillare, il monitoraggio della temperatura corporea, della pressione sanguigna sistolica e diastolica (BP), il valore di CO2 di fine espirazione (End-Tidal CO2, ETCO2) sono in grado di offrire informazioni utili riguardo lo stato clinico del paziente.
Nuovi metodi di monitoraggio e diversi parametri fisiologici vengono continuamente esplorati e valutati, come Bispectral index (BIS), l’Ecografia (US), e la pressione di perfusione coronarica (EEG).

L'Ecografia può essere impiegata per valutare gli sforzi rianimatori. L'ecocardiografia trans-esofagea (TEE) è di difficile esecuzione durante la rianimazione, ma può essere eseguita dopo la rianimazione con il ritorno alla circolazione spontanea (ROSC) .
La TEE è in grado di diagnosticare la maggior parte delle anomalie cardiovascolari associate ad AC.
Nei pazienti in arresto cardiaco, il TEE può essere utilizzato per valutare il flusso sanguigno aortico, il diametro dell'aorta, e la velocità del sangue in questo distretto anatomico. Queste informazioni diagnostiche aggiuntive insieme all'identificazione della patologia cardiaca (ad esempio, ischemia) indirizzano il paziente verso la potenziale terapia salva-vita.
L’ecografia cardiaca e dei vasi annessi è uno strumento sensibile nel monitoraggio della disfunzione contrattile post-AC. La valutazione ecografica entro le prime 24 ore dopo il AC è utile per orientare il corso della gestione, perché può documentare disfunzione miocardica e bassa gittata cardiaca. Il persistente e peggioramento dell’instabilità emodinamica è considerato come una chiara indicazione all’ecografia.
"Le tecniche ecografiche possono essere insegnate a personale medico ed infermieristico, con poca o nessuna esperienza precedente. L'aggiunta di personale infermieristico per la pratica ecografica ha migliorato la valutazione e la diagnosi di malattie cardiovascolari".
L’imaging TEE eseguita da infermieri di terapia intensiva ha dimostrato di essere un metodo sicuro per valutare l'indice cardiaco e la stima del volume intravascolare in pazienti che richiedono monitoraggio emodinamico nelle unità di terapia intensiva sia medica che chirurgiche, in quanto le misurazioni ottenute mediante metodo Doppler è correlata a quelle ottenute tramite cateterismo dell'arteria polmonare.
In conclusione, l'articolo sottolinea:
- L'importanza dell'adozione della simulazione come strumento di educazione per promuovere la capacità di pensiero critico e un rapido problem-solving;
- Raccomanda l'utilizzo per di monitoraggio con sistemi a punteggio aggregato come il Early Warning Score (EWS, abbiamo già parlato dei sistemi RRS a questo link) tratti dalla rilevazione quotidiana dei parametri vitali. Il ruolo dell'Infermiere è anche quello di riconoscere tempestivamente il deterioramento clinico del paziente per attivare il personale adeguato e l'inizio del trattamento.
- Gli algoritmi decisionali forniscono indicazioni per la valutazione e la determinazione dei risultati; Il loro utilizzo non promette un risultato certo, ma stabilisce un livello di cura da seguire adeguata alle esigenze del paziente.
Bibliografia di riferimento:
- Pothitakis C, Ekmektzoglou KA, Piagkou M, Karatzas T, Xanthos T. Nursing role in monitoring during cardiopulmonary resuscitation and in the peri-arrest period: a review.Heart Lung. 2011 Nov-Dec;40(6):530-44. doi: 10.1016/j.hrtlng.2010.11.006. Epub 2011 Mar 16.
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